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TRAINING AREA MANIVA

La TA Maniva è particolarmente adatta per attività di esplorativa in media montagna. Ambiente tipico alpino consente molteplici attività nella stagione estiva ed invernale. Si tratta di una vasta area che comprende diverse cime: Dosso Alto, Corna Blacca, Dasdanino, Dosso dei Galli e il monte Bagoligolo. Tutta l’area prende il nome del monte Maniva che è alto 1864 msl.

La zona è ricca di malghe, alpeggi e laghetti alpini, Laghi di Ravenola, Lago di Vaia e Lago Dasdana. Il Maniva lo si raggiunge percorrendo la strada provinciale 45, che porta dapprima al passo Maniva posto a1669 metri di quota, da qui si può proseguire verso il passo Crocedomini oppure (d’estate) scendere a Bagolino come pure (d’estate) andare verso il lago d’Idro attraverso Anfo. Sul passo sono installati diversi impianti sciistici, che consentono di praticare varie attività sportive invernali. Dal passo si vedono benissimo Bagolino, San Colombano e Collio, la punta Almana, il Guglielmo, il Colle di San Zeno, il Manivale, malghe del Dasdana e la malga Zocchi, il Pezzeda, il monte Ario, il passo delle Portole.

Il confine tra Collio e Bagolino (cioè tra Valtrompia e Valsabbia) passa nel piazzale del passo a ridosso dell’inizio della strada che scende nel paese bagosso ovvero sul punto in cui inizia fisicamente il versante valsabbino.

La ricettività è garantita da diverse strutture in loco quali il Rifugio Bonardi, lo Chalet Maniva….. Per gli amanti della gastronomia, sono famosi i formaggi tipici ed i prodotti caseari (latte, burro).

Il formaggio più famoso è senz’altro il Nostrano Valtrompia DOP (con altri prodotti simili ma fuori dalla denominazione: tra questi citiamo il “Maniva” e il “Vaia”); molto rinomate le formaggelle e le robiole sia di vacca che di capra, spesso a crosta fiorita. Poiché molti alpeggi del Maniva (anche se pochissimo distanti dal passo omonimo) fanno parte del comune di Bagolino, in questi si può produrre il Bagòss e non l’omologo Nostrano Valtrompia DOP mentre in altri punti si produce l’altro formaggio “cugino”, il Silter (che può essere prodotto solo in territorio camuno).

TRAINING AREA CAPOVALLE

Il Comune di Capovalle è situato sulle montagne dell’alta Valle Sabbia sul confine con la Val Vestino tra il Lago d’Idro e il Lago di Garda. È raggiungibile sia percorrendo la provinciale che sale da Idro o da Gargnano. È uno dei venticinque comuni membri della Comunità Montana della Valle Sabbia con sede a Vestone e il suo territorio comprende il monte Stino e il monte Manos. Compongono la municipalità le tre frazioni di Vico, Zumiè e Castello.

Il territorio è prevalentemente montagnoso, ricco di boschi intervallati da ampie distese prative.

La massima quota è rappresentata da Monte Stino che è alto 1.466 metri. Sulla sua sommità nel periodo invernale ed in presenza di neve, è possibile praticare lo sci di fondo ed escursioni con ciaspole. Capovalle è stato paese di confine tra Impero Austro Ungarico e Regno d’Italia. Nei suoi dintorni, durante la Prima guerra mondiale furono costruite gallerie, trincee e fortezze.

Diversi itinerari permettono di esplorare postazioni difensive e resti di trincee difensivi.

Presso il Rifugio della Protezione Civile (Fraz. Zumiè) è visitabile il museo della Grande Guerra, che custodisce numerosi reperti, uniformi, armi e ricostruzioni di baracche militari.

TRAINING AREA MONTE MANOS-CARZEN

L’area Monte Manos-Carzen è una caratteristica area di manovra alpina e si snoda sulle montagne che si articolano a oriente del lago d’Idro, tra la valle di Vesta ed il territorio del Comune di Capovalle.

Il punto d’appoggio dal quale iniziare l’esplorazione dell’area è la località Cavallino della Fobbia raggiungibile da Vobarno attraverso la Val Degagna, da Vestone e dal lago d’Idro passando per Treviso Bresciano e da Capovalle per il passo di San Rocco e seguendo poi la strada per il Santuario della Madonna del Rio Secco; dalla Fobbia, proseguendo verso destra, in un paio di chilometri si giunge a Cocca Veglie (metri 1319), oggi colonia estiva ricavata nella vecchia casermetta della Finanza. Il tracciato è comodo, si cammina su stradine militari della guerra 1915/18 e sentieri ben individuabili.

Per salire al Manos (metri 1517) si prosegue la strada militare sterrata che si snoda comoda fino in vetta. Prima di raggiungere la cima si incontrano alcune postazione di artiglieria risalenti alla Grande Guerra. Raggiunta la cima si continua in discesa verso destra (est) seguendo le tracce incise sui ripidi costoni erbosi a toccare la morbida Cocca di Manos (il passetto collega la val di Vesta con la conca di Capovalle) e da questa si prosegue, quasi in piano, per il vicino Fienile del Veronese. Qui l’area si apre con morbidi prati e piccole costruzioni rurali. Si riprende a salire, alle spalle del fienile, prima per una valletta quindi seguendo la dorsale spartiacque fino a portarsi sulla sovrastante sommità del Carzen (metri 1507)

TRAINING AREA TONALE

Il Tonale Situato sul confine amministrativo fra la provincia di Brescia e la provincia di Trento può essere raggiunto tramite la strada statale 42 del Tonale e della Mendola, che congiunge Treviglio in provincia di Bergamo con Bolzano attraverso i due passi omonimi. Nei periodi d’estate è attivo anche l’aviosuperficie del Tonale situato a inizio del passo sul lato Trentino.

Centro turistico sia estivo che invernale, il passo del Tonale è punto di appoggio per numerosi itinerari alpinistici ed escursionistici che consentono di prendere contatto con la natura delle Alpi Retiche e la realtà storica della Guerra Bianca che qui ha lasciato numerosi segni ancora vivi nel paesaggio. Le montagne circostanti il passo del Tonale furono, infatti, teatro di combattimenti durante la prima guerra mondiale: un sacrario monumentale realizzato negli anni trenta del Novecento accoglie oggi le spoglie di oltre 800 caduti italiani e austro-ungarici.